sabato 18 dicembre 2010

BABBO NATALE

Quanta pubblicità sensazionale,
per l’arrivo di Babbo Natale!
Buffo, di bianco e rosso vestito
Per un lungo viaggio è partito.
Arriva da un mondo di fantasia
a mandar via la monotonia
sulla slitta carica di ricchi doni
da portare solo ai bimbi buoni.
Niente da dire se fosse tutto vero.
Ne saremo tutti felici davvero.
Accade però che pochi sono i privilegiati
e i più sfortunati dimenticati.
Non si fa che parlare di Babbo Natale
bella favola d’astuzia commerciale!
Storie illusorie viene a raccontare.
Solo i bimbi ricchi fa sognare.
Sfruttare a proprio vantaggio l’ingenuità
è mancanza di serietà di carità di sincerità.
Dire la verità è segno di buona coscienza.
A chi è sordo si fa sentire con insistenza.
Viene sempre a galla la verità.
Soffocarla si perde tempo e dignità.
Comunque, complimenti Babbo Natale
come invenzione niente male!
MESSAGGIO D’AMORE

Ho deciso, mia cara Rosalia
di dirti ciò che penso in poesia,
l’amore che da sempre ho per te,
quanto dolce è stata l’attesa per me.

Sei la diletta figlia primogenita
che, nell’amore, fosti concepita.
Quando alla luce del mondo venisti,
di gioia e armonia la casa riempisti.

Una parte importante della mia vita sei.
D’amarti non mi stancherò né ora né mai.
Grande, palpitante è il cuore d’una mamma,
che, ogni figlio stringe a sé, teneramente ama.

lunedì 11 ottobre 2010

UNA VERA AMICA

Spontaneità, sincerità e generosità
come rose profumate
nel giardino dell’amicizia sono sbocciate,
dal sole dei tuoi occhi lucenti baciate.
Le ho colte con piacere,
cara amica Luisa.
Ne ho annusato la delicata fragranza,
le ho disposte nel vaso
del mio cuore.
Ne ammiro ogni giorno
la freschezza e la bellezza.
Se innaffiate con l’amore
mai appassiranno.
Mi sento legata a te, cara Luisa
da vera e profonda amicizia,
tesoro d’inestimabile valore.
La nostra amicizia,
sbocciata da poco ma con radici profonde,
è come l’alba d’un mattino;
come il sorriso ingenuo d’un bambino;
come la calda e tenera carezza
della mano di Dio.
Sicuramente la mano divina
ha congiunto le nostre mani
nel sacro vincolo dell’amicizia.
Ricordo

una bimba bella con occhi intelligenti
e sorridenti
le gote come pesche vellutate
la boccuccia rosso ciliegia
e un nasino birichino.
Riccioli d’oro come raggi di sole
carezzavano il bel viso d’attrarre
lo sguardo altrui.
Quella bimba deliziosa eri tu, mia cara
Loredana!
Ripenso
con nostalgia a quella bimba cresciuta in fretta
diventata donna moglie e madre premurosa.
L’immagine
d’una bimba riccioluta e capricciosa
sempre viva rimane nel cuore e nella memoria
di mamma
Agnese

Maggio 2009
A MARGHERITA

-M’ama o non m’ama-
la timida margherita
colta dalla mano
d’un innamorato curioso
si lascia così spogliare
del candido vestito, sottile gambo
gettato poi via e …
magari calpestato da qualche piede distratto.
In un attimo
è svanita la sua bellezza.
Tu, Margherita, non lasciarti
come il fiore
cogliere da qualche mano rozza
che possa sciupare
la tua candida e fresca giovinezza.
Lasciati cogliere
da una mano sensibile
che possa stringerti dolcemente
senza farti male.
Fiore delicato è la margherita!
Messa in vaso di cristallo
nella sua ornamentale bellezza
appare.

Mamma
PIANGE IL CUORE

Piange il cuore
lacrime silenziose, cocenti.
Come spine pungenti
lacerano l’anima.
Son lacrime invisibili, inconsolabili,
lacrime di dolore, di delusione, d’ingiustizia
perché la vita è...una sofferenza continua,
una menzogna perpetua.
Attimi brevi, fugaci di felicità,
come fumi di vapore
si dileguano nell’aria umida della sera.
E POI VIEN… L’AUTUNNO!

Passata primavera arriva l’estate.
E poi vien… l’autunno.
Il malinconico autunno!
L’autunno della vita!
Nel vigneto matura l’uva.
Nella vita maturano gli anni.
Sul capo incanutito fili bianchi e grigi
svelano il segreto dell’età.
Nel bosco ingiallito s’ode un silenzio
di pace.
Si respira un’aria frizzantina.
È bello sentire lo scricchiolio
delle foglie secche calpestate
da passi lenti e cadenzati.
Non è bello sentire
il peso degli anni che avanzano.
Scendono presto le ombre della sera.
Nel cuore
si calano lentamente teneri e dolci ricordi
delle stagioni passate.
Lunghi e deboli sospiri, calde lacrime
si nostalgia inteneriscono l’animo.
E poi … il pensiero corre verso l’inverno-
Il freddo e bianco inverno.
Si conclude cosi il ciclo stagionale
della natura .Il ciclo della vita.
ALLA RICERCA DELLA VERITA’

O verità tanto ricercata
dove sei finita?
Negli abissi dell’oceano
o in un’oscura prigione
legata, imbavagliata, torturata?
Chi ti libererà
dalla falsa lingua del simulatore
o dalla loquacità sottile del diffamatore?
Forse la luce della scienza
o la voce della coscienza.
Felice sarà chi, alla luce del sole,
con la veste più candida
apparire ti farà.
Chi cela la verità
odia e uccide l’umanità.
PASSA IL TEMPO.

Passano le ore
senza far rumore.
Passano gli anni
con tanti affanni.
Le gioie, i dolori passano.
Gli affetti , i sentimenti restano.
Resta per sempre l’amore,
donato con sincerità di cuore.
L’ARTE

L’arte è vita.
Chi ama l’arte ama la vita.
Ama la natura bella
nella varietà dei colori, sapori e odori;
stupenda nell’armonia
delle forme, dei suoni e rumori;
irrefrenabile nel suo eterno divenire.
Chi ama l’arte
non resta mai in disparte.
Si fa parte viva
dell’universo, capolavoro fatto
ad opera d’arte.
UN MONDO DI COLORI

Da una finestra spalancata,
un paesaggio pittoresco
nella sua vasta gamma di colori
appare al mio sguardo incantato.
Una varietà, un’ infinità
di colori vivaci, smaglianti, sfumati,
delicati, sgargianti vestono tutto il creato
meravigliosamente.
Un mondo di colori gira intorno a me.
D’azzurro, di grigio, di rosso, di bianco
s’ammanta il cielo.
Di verde, di blu, di riflessi dorati
si veste l’immensa distesa del mare.
Una varietà di verdi sfumature veste
boschi, giardini, monti, colline, prati
a primavera.
Offrono allo sguardo una fantasia di colori
d’ abbagliare, da risvegliare i sensi.
E’ un tripudio di colori diversi ,
ugualmente stupendi.
E’ un quadro gigantesco, unico, spettacolare,
dipinto dalla mano invisibile d’un artista geniale
Che noia sarebbe vivere
in un mondo in bianco e nero!

venerdì 17 settembre 2010

ANGELO MIO!

So che m’ami,angelo mio.
T’amo tanto anch’io.
Se stai sempre a me vicino
mai si spegnerà il lumicino,
che arde nel mio cuore
per Gesù,mio dio e salvatore.
Angelo mio,prendimi per mano
e conducimi lontano lontano.
Sorreggimi sulla strada in salita
fino alla vetta della vita.
Con te accanto non ho paura.
Mi sento fiduciosa e sicura.
Se la tua voce sempre ascolterò,
la strada sbagliata mai prenderò.
Non mi farai mancare giudizio
di non cadere nel precipizio.
Resta a me vicino, angelo mio.
Della tua presenza ringrazio dio.
AUGURI POETICI!

Veloci,inesorabili passano gli anni
tra sorprese, dolori e malanni.
Ogni giorno prendi con filosofia
amando la vita come…poesia.
Per te, 42 anni son passati,
il tempo fugace non li ha fermati.
Tu, FILIPPO al volo li hai presi,
in un grosso cesto li hai distesi
come frutti dai vari sapori
come fiori dai vivaci colori.
DIVERSITA’

A questo mondo c’è tanta gente
ignorante,presuntuosa, prepotente.
Per un color di pelle l’altro discrimina.
A vederlo diverso da sé s’ostina.
Non sa però che la diversità
è indice di genialità, di creatività.
Bianco,nero,giallo,mulatto
ogni essere umano è ben fatto.
Non esiste tra noi alcuna differenza
semmai è solo questione di preferenza.
Nella varietà dei frutti e fiori
si fa la scelta dei sapori, colori.
Ognun di noi, nella sua unicità,
fa parte dell’intera umanità.
Con serietà e buon giudizio
uccidiamo ogni pregiudizio.
Dimostriamo d’avere intelligenza,
accogliendo l’altro con benevolenza.
AUGURI,GIULIA!

Già sedici anni son passati.
In un batter d’occhio son volati.
Altri ancora ne passeranno.
Tanti sogni s’avvereranno.
Vivi l’età della giovinezza
senza ombre,nella limpidezza.
Chiudi i dolci ricordi nel cuore.
Brucia nel fuoco il mal d’amore.
Gli auguri son sempre graditi.
I miei son sentiti e infiniti
per un avvenire fortunato,
da stupendi fiori coronato.
Aspirane il profumo,GIULIA
e la vita sarà una delizia.
LIBERO PENSIERO


Chi si rifugia in una religione
vien privato della sua ragione
Da belle favole è affascinato,
da illusorie speranze adescato.
Se la vera realtà vuole vedere,
le scaglie deve lasciar cadere,
adoperando il libero pensiero,
finito tra le sbarre prigioniero.
GIORNO E NOTTE

Giorno e notte
da sempre s’inseguono.
E’notte
quando nel firmamento
la luna d’argento troneggia
da regina.
Come faro di luce rischiara
il cammino ai nottambuli.
Compiaciuta sorride agli innamorati felici.
La notte
nella sua misteriosa oscurità affascina.
Le luci dell’alba
fugano le ombre della notte.
Annunciano il nuovo giorno.
Dal suo nascondiglio sorride
il sole.
Dalle persiane chiuse entra con i suoi raggi
luminosi,caldi,indiscreti destando
dal profondo sonno dormiglioni e pigroni.
E’ ora d’alzarsi!E’ora di riprendere
il lavoro con nuovo vigor.
Passano le ore senza far rumore.
Volano con ali d’aquila
sorvolando la vetta del pensiero.
Passato è già ieri. Arrivato è l’oggi.
Giungerà presto domani.
Mesi, anni, secoli passano.
Nella notte dei tempi si perdono.
Giorno e notte
da sempre regolano senza sosta
la vita dei viventi.
GRIDO NELLA NOTTE

Buio pesto.Tenebroso.
Tacito silenzio. Di tomba.
Paura da brivido.
Cuore in tumulto. Impazzito.
Dolore.Tremore.Sudore gelido.
Di morte.
Notte di tormento.Da incubo.
Da film di Argento.
Grido acuto d’aiuto.
Prolungato,disperato,soffocato.
Languore,torpore,sopore.
Risveglio.
Lento,stupefacente.
Balenio.Chiarore di luce.
Di luce diffusa,intensa,viva.calda.
Luce abbagliante,avvolgente.
Luce dell’anima.Luce di vita.

LO SCONOSCIUTO

In collegi di suore ho vissuto,
e ubbidire sempre ho dovuto.
Percepivo gelo,  gran rifiuto
e fuggire lontano avrei voluto.
Ero costretta, non ho potuto.
Fuori e tardi il velo è caduto,
ho visto chiaro e  ho riflettuto.
L'incredibile realtà ho veduto.
Con  lacrime ho chiesto aiuto.
Povera me, non è mai venuto!
Ho pensato: dio è sordomuto?
Della sua esistenza non discuto.
Il  tema da sempre è dibattuto.
Certamente  mai è intervenuto
e le disgrazie non ha prevenuto.
Con bieco cinismo s’è astenuto.
E’ un dio assente,  sconosciuto.

CATENE INVISIBILI

Dalla nascita alla morte
insicura è la tua sorte.
Da bimbo sei indottrinato,
da regole condizionato.
Non hai via d’uscita ,
incatenato sei per la vita.
Occorre una mente desta
che a indagare non s’arresta…
Nella logica che non mente
l’ incoerenza non è presente.
Un dio santo, giusto, perfetto
fa pensare a un mondo retto.
Invece va male, alla deriva.
C’è qualcosa che non va.
Colpa del libero arbitrio?
Apatia da parte di Dio?.
Un dio geloso e capriccioso
diventa un caso misterioso.
Da spirito santo, invisibile
vederlo è proprio impossibile.
Si disperdono nell’ etere
lunghe, insistenti preghiere,
recitate con insistenza
per avere grazia e clemenza.
Avere una cieca e forte fede
in qualcuno che non si vede
è come prestare ascolto
a un uomo che non ha volto.
Credere in un dio creatore
ci colma di gioia il cuore
se si mostra a tutti quanti
non soltanto a pochi santi.
Chiaramente vien da pensare
e logicamente da ragionare:
- Se il cerchio non è quadrato,
all’ uomo dio non ha parlato.
Fatto dio a propria immagine,
l’ uomo, di fiabe riempì pagine.
Di vili menzogne e assurdità
fu vestita la nuda e cruda verità.
Gli allocchi hanno creduto
senz’ avere mai riflettuto.
L’ imbroglio dura da secoli
per menti ignare e deboli.
Chi spezza le ferree catene
si libera da paure e pene.
IERI,OGGI E DOMANI

Sulle orme del passato cammina
il presente.
S’ avvia verso il futuro dell’ uomo
evoluto e progredito,sempre corruttibile
e incorreggibile.
Ieri ,oggi e domani,
imprevedibili tempi fuggevoli
passano,segnano e scappano.
Gli usi e i costumi cambiano
ma gli abusi e i soprusi restano
PAROLE

Parole vive, palpitanti
su pagine bianche scolpite
parlano senza voce.
D’emozioni, d’affetti, di sentimenti.
Di sogni, di desideri, di segreti,
liberi di volare nel firmamento
dell’arte.
A SPASSO COL PENNELLO

Giovane pittore di talento,
della natura amante,
col pennello, tela, tavolozza e cavalletto
a spasso se ne va,
alla ricerca d’un paesaggio pittoresco.
In riva al mare o in località montana
col suo bagaglio artistico sosta.
Lo sguardo fisso, attento
coglie e cattura
le immagini suggestive.
La sua mano precisa sulla bianca tela
le paralizza con pennellate a vive tinte.
Si fermano i passanti attratti.
Ammirano il talento del giovane artista.
A lavoro ultimato , il pittore soddisfatto
sogna d’esporre il dipinto
in una galleria d’arte.
Sogna di diventare famoso
come tanti pittori dei secoli passati.
LE BUGIE

A ciocche a ciocche come ciliegie
son le bugie
dette l’una dietro l’altra
Maturano sulla bocca di chi coltiva
nel cuore il seme dell’inganno;
di chi ama costruire castelli con la fantasia.
Ben nascosta sotto terra
sta la verità.
Presto o tardi fuori verrà
e le conseguenze pagar dovrà
l’incauto mentitore
LA VERA FELICITA’

Effervescente felicità
d’una vita vissuta alla ricerca
di piaceri effimeri,
come una coppa di champagne
tu c’ inebri.
Passata l’ebbrezza del momento,
nell’ombra della vanità
ti dilegui
come una donna capricciosa,
dal sorriso beffardo.
Sospirata felicità,
cosa non si fa per averti!
Semplicità carità sincerità,
come fiumi d’acqua trasparente
sfociano nel mare azzurro
della vera felicità.
Uno sguardo sereno, un sorriso gioioso
un atteggiamento positivo, un cuore generoso,
colmo d’amore fan sprizzare da tutti i pori
gocce di felicità vera.
Una felicità che nasce dal di dentro
d’una coscienza retta,
dalla gioia di vivere giorno dopo giorno
senza troppe pretese.
La vera felicità
trascende l’egoismo, la realtà illusoria e fugace.
Lascia guardare in alto. Contemplare il cielo
RAMI SPEZZATI

Un albero,
ben piantato con radici profonde,
a madre terra abbarbicate,
porta a suo tempo
frondosi e fruttuosi rami.
Quei rami deboli, nudi
agitati da venti impetuosi,
spezzati stroncati,
stramazzano al suolo.
Staccati dal tronco robusto e forte,
sbattuti qua e là
non più alimentati dal gigante buono,
inaridiscono.
Sicuramente subiranno
una tragica fine.
Poveri rami spezzati!
DRAMMA

Come una folata di vento
come un battito d’ali
come un lampo fulmineo
è la vita che viene e se ne va.
Se ne va in punta di piedi
lasciando orme di dolore e di pianto.
Un giovane albero,
scosso fortemente da una violenta,
improvvisa bufera si spezza,
si schianta al suolo.
Piange e si dispera
chi l’ha piantato, coltivato e visto crescere.
Non lo vedrà né fiorire né dare i suoi frutti
È’ il dramma della vita!

venerdì 13 agosto 2010

A MIO FIGLIO


Un albero piantato
in un campo fertile ,a suo tempo
buoni frutti dà.
Tu, DAVIDE, sei un albero giovane,
cresciuto da un piccolo seme,
protetto dal calore materno.
Un fusto d’uomo sei diventato
con rami foglie e fiori.
Mancano i frutti da raccogliere
in una prossima stagione.
Ti auguro di farli maturare
al più presto possibile
coltivando con cura e impegno
il terreno dei tuoi sogni.
CADUCITA'

Dal seme germoglia la vita,
di molteplici colori vestita.
La vita nasce, cresce,finisce .
Il fiore spunta, si coglie, sfiorisce.
Finisce anche il grande amore
che incendia il tenero cuore.
Si spegne il fuoco ardente
con un soffio, perennemente.
Resta il vuoto d’un sentimento
finito male per un tradimento.
Può durare soltanto l’affetto
l’amicizia, la stima, il rispetto.
Con la morte si torna alla polvere.
Spento il fuoco, tutto è cenere.
La natura, nella sua complessità
è sottoposta, purtroppo, a caducità.

mercoledì 23 giugno 2010

GLI ANGELI


Gli Angeli
invisibili creature spirituali
presenti potenti intelligenti
riflettono
la gloria e la bontà di Dio
Affascinanti acrobati dell’etere
al di là dello spazio e del tempo
volano
con ali di protezione, di salvezza
Bagliori di luce viva, diffusa
splendenti più degli astri in ciel
illuminano
il buio della mente oscurata
da mille dubbi assillanti,
che si diradano come nuvole
all’apparir della luce solare
S’accendono
come luci scintillanti nella notte,
guidando i passi lenti, incerti
di chi ha smarrito la via
Parlano
con voce suadente, senza costrizione
alla coscienza di fare il bene.
Occhi luminosi della Sapienza,
custodi premurosi dell’anima
accompagnano
gli uomini fino all’ultimo respiro
nel regno della luce, dell’eternità
cantando
con gioia inni di lode e gloria
al sommo Eterno Creator
Gli Angeli
fedeli servitori di Dio,
amorevoli soccorritori dell’uomo,
degni sono
di venerazione, onore e amore.
SOGNO D’UN BAMBINO

Sotto la quercia un bambino
schiacciava un quieto pisolino.
Di volare sognava con l’ombrello
in groppa ad un magico asinello.
Sempre più in alto felice volava
e più il cielo con mano toccava.
Vedeva le nuvole come pecorelle
e lucciole brillanti parevano le stelle.
Nel sole vedeva il volto d’un omone,
sorridente, buffo, da gran burlone.
La chiara luna ammantata di blu
appariva come la mamma di Gesù.
Alla vista di cosi tanto splendore
gli occhi erano pieni di stupore.
Cip cip cip un uccellino cinguettò
e il sogno del bambino via portò.
NOTTE DI LUNA

Al chiar di luna,
sulla spiaggia deserta,
due innamorati abbracciati
si sussurrano dolci parole
d’amore.
La luna piena illumina
i loro sguardi sognanti,
li guarda compiaciuta
sorride e dice:
-Amatevi senza menzogna,
amatevi senza ipocrisia,
amatevi teneramente
per tutta la vita!-
POCHEZZA

Una buona parola
vale più di mille parole insensate.
Un abbraccio, una carezza, una gentilezza
valgono più di tanta ricchezza.
Amare le cose semplici, concrete.
Dare valore alla sincerità, alla fedeltà
conta molto più dell’oro.
Accontentarsi di meno
amarsi di più.
Pochezza
di benessere materiale.
Grandezza d’animo.
Ricchezza d’affetti puri e duraturi,
componenti essenziali
per vivere meglio.
SILENZIO!

Tacito silenzio!
Tutto è silenzio intorno a me!
Silenzio di parole, di suoni, di rumori.
Silenzio rilassante di pace.
Non c’è silenzio dentro di me.
Odo il fruscio del silenzio magico.
Odo la voce del pensiero che m’assilla,
la voce del cuore che pulsa,
la voce della coscienza che picchia, mi scuote,
mi rimprovera o m’approva.
Resto in silenzio ad ascoltare
la silenziosa voce.
Immersa nel profondo oceano
del silenzio
non sento altro che il mio respiro lento,
il silenzio interiore che mi parla di gioia, di pace,
d’amore.

mercoledì 12 maggio 2010

BELLA LA VITA SE …

Regolano il tempo in corsa
in secondi, minuti e ore
le lancette dell’orologio.
Con un ritmo più o meno frequente
i battiti del cuore contano
giorni lieti e tristi d’una esistenza
breve o lunga che finirà senza preavviso.
Se pensi, se ragioni, se parli,
se piangi, se ridi, se t’innamori,
se fai tutto quello che puoi fare
è vita che palpita in te.
Bella la vita se …
cogli l’attimo come si coglie un fiore.
Bella la vita se …
non la strapazzi come fosse un giocattolo.
Bella la vita se …
la vivi con semplicità, sincerità e serenità.
PAGINE DI VITA

Ogni giorno che passa
si volta pagina, una pagina di vita
scritta nel libro del destino.
Pagine di vita, a sorpresa
s’alternano.
Pagine di vita frenetica, stimolante, emozionante
a pagine di vita noiosa, inoperosa, angosciosa.
Pagine di prolungati ed eloquenti silenzi
a pagine incomprensibili, imprevedibili.
Pagine simili
a un romanzo d’avventura,
l’avventura d’una vita vera, più o meno lunga,
vissuta con dignità nonostante le avversità.
Pagine lette e rilette,
logorate dal tempo in corsa,
sbriciolate in cenere di ricordi,
ricordi sbiaditi o cancellati dalla paura
di rivivere momenti dolorosi.
Pagine mai scritte ma stampate
nella memoria di chi ha saputo, ogni giorno,
voltar pagina
al libro della sua vita
senza sapere quando scriverà la parola:
“FINE”
SENSAZIONE

Sento la vita scorrere
come un fiume in piena
sotto gli occhi che non vedono
il percorso che fa
né in quale mare sfocia.
L’INVERNO

Mogio mogio se ne va
l’autunno.
Giunge baldanzoso, in groppa
ad un cavallo imbizzarrito
l’inverno.
S’infuria, sbuffa, scalpita.
Galoppa all’impazzata lasciando
enormi e gravi impronte
di vento, pioggia e neve.
Una fitta pioggia di candidi fiocchi
cambia l’aspetto naturale del paesaggio.
Si vedono
montagne in abito di bianco e fresco lino;
alberi sempreverdi avvolti
in bianchi veli di tulle;
rami nudi adornati di trine e merletti;
cose, case e strade stracolme
di panna montata a neve.
Par che dorma tranquilla la campagna
sotto una trapunta imbottita
di soffice bambagia.
Allo sguardo trasognato
di chi crede di sognare appare
uno scenario d’un bianco scintillante
incantevole, fiabesco.
Quanta tristezza e solitudine ci porta
il rigido inverno!
Silenzi di ghiaccio
raggelano il sangue nelle vene.
Brividi di freddo
percorrono le membra intirizzite.
Un vento monello
a scompigliar capelli, a far volar cappelli
si diverte.
Si sta bene solo in casa
a riscaldarsi alla fiamma d’un camino
che scioglie il gelo pungente dell’inverno.


lunedì 8 marzo 2010

MAMMA!

Una poesia
un poema una melodia
in una parola “Mamma,,!
“Ma –ma-ma ,, balbetta il bebè.
“Mamma, mamma, mamma,,
per ogni cosa il figlio chiama.
“Mamma mia,, esclama per lo stupore,
l’emozione, la gioia o il dolore
anche chi una mamma non ce l’ha!
Senza mamma, un figlio
si sente sperduto, spaurito
come un uccello senza nido,
senz’ali per volare.
“Mamma, semplicemente mamma,,
grida fino all’ultimo respiro
chi una mamma ce l’ha!
Chi dice “mamma,, dice vita.
Vita come dono, impegno, sacrificio
d’una vita per la vita.
Chi dice “mamma,, sente vibrare
le corde del cuore e piange
di felicità.
Chi dice “mamma,, dice Amore.
Amore straripante da un cuore
grande e profondo come il mare.
Mamma, persona unica al mondo
garante d’un Meraviglioso Amore
Magnifico Magico Amore!

venerdì 5 marzo 2010

MEMORIA NOSTALGICA

A distanza di tanti e tanti anni
ti rivedo Salerno mia!
Ti guardo con occhi di nostalgia
con occhi sognanti
d’una adolescente innamorata.
Con te ho vissuto gli anni più belli,
anni ruggenti, ribelli, fuggenti,
gli anni dell’adolescenza e della gioventù.
Quando percorro
i vicoli, le strade, i corsi, le piazze
come facevo nel lontano passato
dolci e amari ricordi in me si risvegliano.
Con nostalgia ricordo
le lunghe passeggiate con le coetanee
sul vasto e interminabile lungomare.
Quante emozioni! Quanti sogni! Quanti progetti!
Con te, Salerno mia
son cresciuta, un diploma ho conseguito,
un futuro costruito.
Oggi, alla soglia della terza età,
madre e nonna
penso con rimpianto
a quella timida adolescente.
La rivedo vestita da collegiale
in processione alla festa del santo patrono.
La rivedo giovane studentessa magistrale
in piazza Malta, attendere il suono della campanella.
Mi si stringe il cuore
ricordando l’anno funesto 1954
quando un violento nubifragio
trasformò in un cumulo di macerie,
in un cimitero la tua bella immagine
di città tranquilla, fiorente.
Oggi, ti rivedo con piacere
rinata, rifiorita, più bella di prima.
Rivedo una nuova, splendida
Salerno!

mercoledì 3 marzo 2010

ADDIO, BELLE STAGIONI
DEI TEMPI PASSATI!

Una volta, care stagioni
verso la natura eravate
rispettose.
Da qualche tempo siete diventate
capricciose.
Ricordo quando tu, Primavera
giovane e leggiadra,
giungevi a pie’ leggero
con le mani colme di doni.
Al tuo dolce tepore
nei boschi, nei giardini, nei prati,
fiori, odori, colori e canti
si risvegliavano.
La signora Estate, vestita a festa,
ti seguiva.
Allegria e benessere portava
col suo cesto colmo di saporosi frutti,
il cielo splendente, il sole cocente
e le spiagge gremite di gente.
Con l’arrivo di papà Autunno,
gran pittore, la natura
di rosso e giallo si colorava.
L’odore inebriante del mosto
per l’aria settembrina si spandeva.
Stormi di rondini in volo
partire si vedevano per paesi lontani.
Giungeva infine il vecchio Inverno,
tutto imbacuccato nel suo bianco manto,
con le gelate notturne e la brina mattutina.
Era uno spettacolo da sogno!
Ci mancate tanto!
Perché non tornate,
belle stagioni dei tempi passati?

venerdì 12 febbraio 2010

VORREI …

Vorrei dirti quanto ti voglio bene
ma … le parole muoiono prima di nascere.
Vorrei baciarti, stringerti forte a me
ma … le mie mani s’irrigidiscono.
Vorrei asciugare le lacrime cocenti
che lavano il tuo viso
ma … mi manca il coraggio.
Vorrei prendermi a schiaffi
ma … non oso. Perché?
Perché sono timida.
Vorrei … vorrei … vorrei …
Non riesco a parole ad esprimere
quel che sento nel mio cuore per te.
Perché? Non lo so!
NELL’IMMENSITA’…

Nell’immensità
dei tuoi occhi blu
vedo un’anima sincera.
Nell’immensità
del mare calmo vorrei tuffarmi
per affondare tutti i mali del mondo.
Nell’immensità
del cielo azzurro e sereno
sogno di volare come aquila.
Nell’immensità
dell’universo vorrei vagare
per capire l’immensità di Dio.
RITRATTO DI DONNA

Figura eterea
dalle linee morbide, flessuose
è ritratta sulla tela d’un estroso pittore.
Nel secchiello dei colori più belli
ha intinto il pennello.
Appare una donna viva, vera
in tutta la sua naturale femminilità.
Lunghi e riccioluti capelli
ne risaltano la splendida bellezza,
l’eleganza dell’abito,
l’armonia del corpo sinuoso.
Stupendo quadro d’autore!
D’inestimabile valore!
Da esposizione e ammirazione!
SOLITUDINE

Non ti vorrei nella mia vita.
Quando arrivi ti dico: Amica mia,
sei un’ ospite deliziosa, la più gradita,
la confidente più discreta che ci sia.
Sei silenziosa, generosa, leale.
Non chiedi niente per te.
Sei una compagna fedele, ideale,
tanto paziente e rispettosa con me.
Non mi rispondi ma ascoltare sai.
Mi lasci liberamente parlare cantare
ballare senza interrompermi mai.
Ad occhi aperti mi fai sognare.
Soltanto con te, amica immaginaria.
posso scrivere leggere meditare,
lasciar fluire la vitale energia
la mia anima a Dio elevare.
Solitudine, sto bene in tua compagnia.
Lontano dal frastuono opprimente
posso sprigionare la fantasia,
rilassarmi nel corpo e nella mente.
Con te mi sento libera di volare
come farfalla di fiore in fiore,
agile come gazzella saltare,
ascoltando il battito del cuore.
Anche se mi piace la tua compagnia,
a lungo con me non puoi rimanere.
Mi faresti morire di malinconia.
Tra la gente anch’io ho bisogno di vivere.
Mi fa piacere vivere tra gente intelligente,
simpatica, sincera, socievole,
non pettegola, prepotente invadente
ma discreta umile amichevole.
Non mi piace la gente indifferente
che non s’accorge della mia presenza.
M’ignora, mi fa sentire trasparente.
Per me tanta e grande è la sofferenza!
Solitudine, vieni da me quando vuoi.
Con piacere e gioia t’accoglierò.
Portami tanta serenità se puoi.
Sinceramente di cuore ti ringrazierò.
LA PIU’BELLA ETA’


Quant’è bella la gioventù
fatta di sorrisi, canzoni e allegria!
Peccato che vola e non torna più!
Ci lascia solo ricordi e tanta nostalgia.
È l’età più bella della vita.
S’accendono le luci della fantasia,
della speranza, dei sogni, della felicità,
degli amori, della passione, della gelosia.
Si vede il mondo tinto di rosa.
Si ha tanta energia, voglia di vivere
di divertirsi, fare in fretta ogni cosa.
Della vita si vuole ogni bene ottenere.
Si sogna ad occhi aperti di sposare
il principe azzurro o una bella regina.
Sulle ali della fantasia ci piace volare
svegliarsi in un castello la mattina.
Quant’è breve, fugace la gioventù!
Giovane, non sprecare nemmeno un attimo
di questa bell’età che non torna più!
Impiega ogni energia al massimo.
Quando, nella tarda età vedrai
allo specchio la tua immagine sfiorita,
sospirando e con voce flebile, esclamerai:
“Peccato che la gioventù sia presto svanita,,!
Col pensiero momenti belli evocherai,
quando era tutto un sogno, una poesia.
IL VI GIORNO CREATIVO



In sei giorni il cielo e la terra Dio creò,
la sua potenza e sapienza manifestò.
Trapunse il cielo di sole, luna e stelle,
la terra colmò di tante cose buone e belle.

Al sesto giorno Dio se stesso superò,
con la polvere l’uomo e la donna modellò.
Li fece a sua immagine e somiglianza,
progenitori li fece dell’umana discendenza.

Nell’Eden, giardino di delizie, li pose,
ad una prova d’ubbidienza li sottopose.
D’ogni albero potevano mangiare,
uno soltanto non dovevano toccare.

Adamo ed Eva si lasciarono ingannare
da un serpente che fece loro mangiare
il frutto proibito dal loro creatore.
Persero così la vita, ossia il suo favore.

Dopo il peccato nudi si videro;
per la vergogna si coprivano e si nascosero.
Dio sentenziò “Tu, donna, partorirai con dolore
E Tu, uomo, mangerai il pane con sudore”!

Da questa divina, severa sentenza
vennero per la futura discendenza
guai, sofferenze e morte.
Che triste e amara sorte!

Il buon Dio, ci pensò un momento,
prese subito un gran provvedimento.
Nel mondo il suo unigenito Figlio mandò,
con la sua morte in croce l’uomo salvò.





MARZO 2004

sabato 6 febbraio 2010

LE STAGIONI (acrostico)



P= profumate
R=rose rosse
I=inviano
M=messaggi
A=appassionati
V=veri
E=eloquenti
R=risvegliando
A=amori sopiti



A=amare
U=un uomo
T=teneramente
U=unico
N=nella sua personale
N=naturale
O=originalità



E=estenuanti
S=silenzi
T=turbano
A=amori
T=timidi
E=emotivi




I=incantevoli
N=notti
V=veneziane
E=evocano
R=ricordi
N=nostalgici
O=ormai affievoliti
ALFABETO DEGLI INNAMORATI

A= amore sincero
B= baci ardenti
C= cuore palpitante
D= desiderio di carezze
E= emozioni travolgenti
F= frasi appassionate
G= giochi d’amore
H= hanno voglia di stare soli
I= innamorati felici
L= l’uno nelle braccia dell’altra
M= meravigliosamente
N= nella dolce intimità
O= oh, quanta gioia!
P= parlare di matrimonio
Q= quando prima possibile
R= restare insieme
S= sicuramente sposi
T= tutta la vita
U= unione perfetta
V= viaggiare e visitare città
Z= Zurigo Zagabria Zanzibar

venerdì 5 febbraio 2010

CHI SONO?

Una donna simpatica e cortese.
Per amici e parenti sono Agnese,
maestra elementare in pensione.
Del passato non fo menzione.
Al presente mi diletta la poesia
che mi fa piacevole compagnia.
Attiva mantiene la mia mente
giorno e notte, costantemente.


MISTERO
La fitta nebbia
stende un grigio velo
su cose case e dintorni.
Si va adagio brancolando nel buio.
Si respira un’aria cupa
di tristezza, angoscia, mistero.
Di mistero
s’avvolge l’ignoto, l’occulto, l’invisibile.
Affascina, intriga, avvince
il mistero!
Molti occhi di fantasia vedono,
raccontano con parole e immagini suggestive
l’irreale, l’immaginario.
Del mistero s’intravede solo l’ombra.
Chi mai lo svelerà?

mercoledì 27 gennaio 2010

PENSIERI POETICI

Tra cielo e terra volteggio.
D’azzurro m’inebrio.

L’uomo di pensiero ama la ricerca, la cultura.
Pensa a migliorare la vita finché dura.

La luce del pensiero mai si spegne.
Illumina l’agire di chi s’impegna.

Mai riposa il fugace pensiero.
Di notte cavalca un celere destriero.

Nel sogno vivo la realtà diversa
da quella che sogno ad occhi aperti.

Un mare di lacrime amare ho versato.
Il calore dell’amore l’ha prosciugato.

Alla vita un inno di gioia io canto.
A guardar il cielo stellato m’incanto.

D’ogni fior la fragranza aspiro,
la natural bellezza ammiro.

S’innamora dell’amore
chi è insensibile al dolore.

Si smarrisce all’orizzonte il mio sguardo.
Verso il cielo infinito estasiata io guardo.

E’ bello tuffarsi nell’azzurro mare.
Dalle ondeggianti acque lasciarsi cullare.
Dai raggi solari lasciarsi bruciare.
Chiudere gli occhi stanchi e fantasticare.

Vivo il presente con i ricordi del passato
senza pensare al futuro.

Aprire le porte del cuore all’amore
è come spalancare le finestre
alla luce del sole.

Vivo per amare la vita.
La vita mi stupisce.
Come il fiore sboccia e poi …
appassisce.

Sogno una vita di sole senza nuvole.
La realtà mi spaventa.
Preferisco il sogno alla realtà,
la luce al buio.
Spesso il sogno è un incubo.
Meglio ritornare alla realtà
che mi fa amare la vita
con i suoi coni d’ombra.

L’artista è un sognatore.
Vive tra sogno e realtà.

M’abbevero alla fonte suprema dell’amore
per spegnere l’arsura dell’anima mia.

La fede non è semplice credulità
ma affidamento totale con sincerità.

Nell’amore e nell’amicizia
si richiede assoluta fedeltà.

Saldati insieme dal fuoco dell’amore
come anelli d’una lunga catena
sono i componenti della famiglia.

Vola la fantasia con ali
del sogno da realizzare.

Fugge il tempo e non torna più.
Fugge la vita che sorprende ogni giorno di più.
Tutto fugge e nella fugacità
di giorni, mesi e anni
vivo con intensità, spontaneità e sincerità.

La vera felicità nasce dalla semplicità,
dalla generosità e dall’onestà.

martedì 26 gennaio 2010

NAVIGARE

Su acque agitate
del mare burrascoso
sotto un cielo minaccioso
più volte la nave della mia vita
ha navigato.
Mai è affondata.
Oggi, un po’ vecchia e malconcia,
carica di ansie, affanni, delusioni,
a stento si trascina
per approdare alla fine nel porto
della notte.




PAROLE

Parole vive, palpitanti
su pagine bianche scolpite
parlano senza voce.
D’emozioni, d’affetti, di sentimenti.
Di sogni, di desideri, di segreti,
liberi di volare nel firmamento
dell’arte.

VIBRAZIONI

Fan vibrare le corde d’un violino
le romantiche note d’una melodia
al ritmo passionale del tango argentino.
Si risvegliano dolci ricordi con nostalgia.
Ricordi d’una passata e bella gioventù,
quando l’emozioni e passion d’amore
chiuse nel ricordo d’un tempo che fu
facevano vibrare le corde del cuore.
COME PRIMULE …

Come primule
a primavera
dai petali multicolori,
versi variopinti,
baciati dai raggi solari,
irrorati di fresca rugiada,
palpitanti d’emozioni,
spontaneamente sono spuntati
lungo prati erbosi.
Ammirato resta lo sguardo
di chi ama
la natural bellezza dei fiori,
il fascino suggestivo della poesia.