venerdì 17 settembre 2010

ANGELO MIO!

So che m’ami,angelo mio.
T’amo tanto anch’io.
Se stai sempre a me vicino
mai si spegnerà il lumicino,
che arde nel mio cuore
per Gesù,mio dio e salvatore.
Angelo mio,prendimi per mano
e conducimi lontano lontano.
Sorreggimi sulla strada in salita
fino alla vetta della vita.
Con te accanto non ho paura.
Mi sento fiduciosa e sicura.
Se la tua voce sempre ascolterò,
la strada sbagliata mai prenderò.
Non mi farai mancare giudizio
di non cadere nel precipizio.
Resta a me vicino, angelo mio.
Della tua presenza ringrazio dio.
AUGURI POETICI!

Veloci,inesorabili passano gli anni
tra sorprese, dolori e malanni.
Ogni giorno prendi con filosofia
amando la vita come…poesia.
Per te, 42 anni son passati,
il tempo fugace non li ha fermati.
Tu, FILIPPO al volo li hai presi,
in un grosso cesto li hai distesi
come frutti dai vari sapori
come fiori dai vivaci colori.
DIVERSITA’

A questo mondo c’è tanta gente
ignorante,presuntuosa, prepotente.
Per un color di pelle l’altro discrimina.
A vederlo diverso da sé s’ostina.
Non sa però che la diversità
è indice di genialità, di creatività.
Bianco,nero,giallo,mulatto
ogni essere umano è ben fatto.
Non esiste tra noi alcuna differenza
semmai è solo questione di preferenza.
Nella varietà dei frutti e fiori
si fa la scelta dei sapori, colori.
Ognun di noi, nella sua unicità,
fa parte dell’intera umanità.
Con serietà e buon giudizio
uccidiamo ogni pregiudizio.
Dimostriamo d’avere intelligenza,
accogliendo l’altro con benevolenza.
AUGURI,GIULIA!

Già sedici anni son passati.
In un batter d’occhio son volati.
Altri ancora ne passeranno.
Tanti sogni s’avvereranno.
Vivi l’età della giovinezza
senza ombre,nella limpidezza.
Chiudi i dolci ricordi nel cuore.
Brucia nel fuoco il mal d’amore.
Gli auguri son sempre graditi.
I miei son sentiti e infiniti
per un avvenire fortunato,
da stupendi fiori coronato.
Aspirane il profumo,GIULIA
e la vita sarà una delizia.
LIBERO PENSIERO


Chi si rifugia in una religione
vien privato della sua ragione
Da belle favole è affascinato,
da illusorie speranze adescato.
Se la vera realtà vuole vedere,
le scaglie deve lasciar cadere,
adoperando il libero pensiero,
finito tra le sbarre prigioniero.
GIORNO E NOTTE

Giorno e notte
da sempre s’inseguono.
E’notte
quando nel firmamento
la luna d’argento troneggia
da regina.
Come faro di luce rischiara
il cammino ai nottambuli.
Compiaciuta sorride agli innamorati felici.
La notte
nella sua misteriosa oscurità affascina.
Le luci dell’alba
fugano le ombre della notte.
Annunciano il nuovo giorno.
Dal suo nascondiglio sorride
il sole.
Dalle persiane chiuse entra con i suoi raggi
luminosi,caldi,indiscreti destando
dal profondo sonno dormiglioni e pigroni.
E’ ora d’alzarsi!E’ora di riprendere
il lavoro con nuovo vigor.
Passano le ore senza far rumore.
Volano con ali d’aquila
sorvolando la vetta del pensiero.
Passato è già ieri. Arrivato è l’oggi.
Giungerà presto domani.
Mesi, anni, secoli passano.
Nella notte dei tempi si perdono.
Giorno e notte
da sempre regolano senza sosta
la vita dei viventi.
GRIDO NELLA NOTTE

Buio pesto.Tenebroso.
Tacito silenzio. Di tomba.
Paura da brivido.
Cuore in tumulto. Impazzito.
Dolore.Tremore.Sudore gelido.
Di morte.
Notte di tormento.Da incubo.
Da film di Argento.
Grido acuto d’aiuto.
Prolungato,disperato,soffocato.
Languore,torpore,sopore.
Risveglio.
Lento,stupefacente.
Balenio.Chiarore di luce.
Di luce diffusa,intensa,viva.calda.
Luce abbagliante,avvolgente.
Luce dell’anima.Luce di vita.

LO SCONOSCIUTO

In collegi di suore ho vissuto,
e ubbidire sempre ho dovuto.
Percepivo gelo,  gran rifiuto
e fuggire lontano avrei voluto.
Ero costretta, non ho potuto.
Fuori e tardi il velo è caduto,
ho visto chiaro e  ho riflettuto.
L'incredibile realtà ho veduto.
Con  lacrime ho chiesto aiuto.
Povera me, non è mai venuto!
Ho pensato: dio è sordomuto?
Della sua esistenza non discuto.
Il  tema da sempre è dibattuto.
Certamente  mai è intervenuto
e le disgrazie non ha prevenuto.
Con bieco cinismo s’è astenuto.
E’ un dio assente,  sconosciuto.

CATENE INVISIBILI

Dalla nascita alla morte
insicura è la tua sorte.
Da bimbo sei indottrinato,
da regole condizionato.
Non hai via d’uscita ,
incatenato sei per la vita.
Occorre una mente desta
che a indagare non s’arresta…
Nella logica che non mente
l’ incoerenza non è presente.
Un dio santo, giusto, perfetto
fa pensare a un mondo retto.
Invece va male, alla deriva.
C’è qualcosa che non va.
Colpa del libero arbitrio?
Apatia da parte di Dio?.
Un dio geloso e capriccioso
diventa un caso misterioso.
Da spirito santo, invisibile
vederlo è proprio impossibile.
Si disperdono nell’ etere
lunghe, insistenti preghiere,
recitate con insistenza
per avere grazia e clemenza.
Avere una cieca e forte fede
in qualcuno che non si vede
è come prestare ascolto
a un uomo che non ha volto.
Credere in un dio creatore
ci colma di gioia il cuore
se si mostra a tutti quanti
non soltanto a pochi santi.
Chiaramente vien da pensare
e logicamente da ragionare:
- Se il cerchio non è quadrato,
all’ uomo dio non ha parlato.
Fatto dio a propria immagine,
l’ uomo, di fiabe riempì pagine.
Di vili menzogne e assurdità
fu vestita la nuda e cruda verità.
Gli allocchi hanno creduto
senz’ avere mai riflettuto.
L’ imbroglio dura da secoli
per menti ignare e deboli.
Chi spezza le ferree catene
si libera da paure e pene.
IERI,OGGI E DOMANI

Sulle orme del passato cammina
il presente.
S’ avvia verso il futuro dell’ uomo
evoluto e progredito,sempre corruttibile
e incorreggibile.
Ieri ,oggi e domani,
imprevedibili tempi fuggevoli
passano,segnano e scappano.
Gli usi e i costumi cambiano
ma gli abusi e i soprusi restano
PAROLE

Parole vive, palpitanti
su pagine bianche scolpite
parlano senza voce.
D’emozioni, d’affetti, di sentimenti.
Di sogni, di desideri, di segreti,
liberi di volare nel firmamento
dell’arte.
A SPASSO COL PENNELLO

Giovane pittore di talento,
della natura amante,
col pennello, tela, tavolozza e cavalletto
a spasso se ne va,
alla ricerca d’un paesaggio pittoresco.
In riva al mare o in località montana
col suo bagaglio artistico sosta.
Lo sguardo fisso, attento
coglie e cattura
le immagini suggestive.
La sua mano precisa sulla bianca tela
le paralizza con pennellate a vive tinte.
Si fermano i passanti attratti.
Ammirano il talento del giovane artista.
A lavoro ultimato , il pittore soddisfatto
sogna d’esporre il dipinto
in una galleria d’arte.
Sogna di diventare famoso
come tanti pittori dei secoli passati.
LE BUGIE

A ciocche a ciocche come ciliegie
son le bugie
dette l’una dietro l’altra
Maturano sulla bocca di chi coltiva
nel cuore il seme dell’inganno;
di chi ama costruire castelli con la fantasia.
Ben nascosta sotto terra
sta la verità.
Presto o tardi fuori verrà
e le conseguenze pagar dovrà
l’incauto mentitore
LA VERA FELICITA’

Effervescente felicità
d’una vita vissuta alla ricerca
di piaceri effimeri,
come una coppa di champagne
tu c’ inebri.
Passata l’ebbrezza del momento,
nell’ombra della vanità
ti dilegui
come una donna capricciosa,
dal sorriso beffardo.
Sospirata felicità,
cosa non si fa per averti!
Semplicità carità sincerità,
come fiumi d’acqua trasparente
sfociano nel mare azzurro
della vera felicità.
Uno sguardo sereno, un sorriso gioioso
un atteggiamento positivo, un cuore generoso,
colmo d’amore fan sprizzare da tutti i pori
gocce di felicità vera.
Una felicità che nasce dal di dentro
d’una coscienza retta,
dalla gioia di vivere giorno dopo giorno
senza troppe pretese.
La vera felicità
trascende l’egoismo, la realtà illusoria e fugace.
Lascia guardare in alto. Contemplare il cielo
RAMI SPEZZATI

Un albero,
ben piantato con radici profonde,
a madre terra abbarbicate,
porta a suo tempo
frondosi e fruttuosi rami.
Quei rami deboli, nudi
agitati da venti impetuosi,
spezzati stroncati,
stramazzano al suolo.
Staccati dal tronco robusto e forte,
sbattuti qua e là
non più alimentati dal gigante buono,
inaridiscono.
Sicuramente subiranno
una tragica fine.
Poveri rami spezzati!
DRAMMA

Come una folata di vento
come un battito d’ali
come un lampo fulmineo
è la vita che viene e se ne va.
Se ne va in punta di piedi
lasciando orme di dolore e di pianto.
Un giovane albero,
scosso fortemente da una violenta,
improvvisa bufera si spezza,
si schianta al suolo.
Piange e si dispera
chi l’ha piantato, coltivato e visto crescere.
Non lo vedrà né fiorire né dare i suoi frutti
È’ il dramma della vita!