venerdì 12 febbraio 2010

VORREI …

Vorrei dirti quanto ti voglio bene
ma … le parole muoiono prima di nascere.
Vorrei baciarti, stringerti forte a me
ma … le mie mani s’irrigidiscono.
Vorrei asciugare le lacrime cocenti
che lavano il tuo viso
ma … mi manca il coraggio.
Vorrei prendermi a schiaffi
ma … non oso. Perché?
Perché sono timida.
Vorrei … vorrei … vorrei …
Non riesco a parole ad esprimere
quel che sento nel mio cuore per te.
Perché? Non lo so!
NELL’IMMENSITA’…

Nell’immensità
dei tuoi occhi blu
vedo un’anima sincera.
Nell’immensità
del mare calmo vorrei tuffarmi
per affondare tutti i mali del mondo.
Nell’immensità
del cielo azzurro e sereno
sogno di volare come aquila.
Nell’immensità
dell’universo vorrei vagare
per capire l’immensità di Dio.
RITRATTO DI DONNA

Figura eterea
dalle linee morbide, flessuose
è ritratta sulla tela d’un estroso pittore.
Nel secchiello dei colori più belli
ha intinto il pennello.
Appare una donna viva, vera
in tutta la sua naturale femminilità.
Lunghi e riccioluti capelli
ne risaltano la splendida bellezza,
l’eleganza dell’abito,
l’armonia del corpo sinuoso.
Stupendo quadro d’autore!
D’inestimabile valore!
Da esposizione e ammirazione!
SOLITUDINE

Non ti vorrei nella mia vita.
Quando arrivi ti dico: Amica mia,
sei un’ ospite deliziosa, la più gradita,
la confidente più discreta che ci sia.
Sei silenziosa, generosa, leale.
Non chiedi niente per te.
Sei una compagna fedele, ideale,
tanto paziente e rispettosa con me.
Non mi rispondi ma ascoltare sai.
Mi lasci liberamente parlare cantare
ballare senza interrompermi mai.
Ad occhi aperti mi fai sognare.
Soltanto con te, amica immaginaria.
posso scrivere leggere meditare,
lasciar fluire la vitale energia
la mia anima a Dio elevare.
Solitudine, sto bene in tua compagnia.
Lontano dal frastuono opprimente
posso sprigionare la fantasia,
rilassarmi nel corpo e nella mente.
Con te mi sento libera di volare
come farfalla di fiore in fiore,
agile come gazzella saltare,
ascoltando il battito del cuore.
Anche se mi piace la tua compagnia,
a lungo con me non puoi rimanere.
Mi faresti morire di malinconia.
Tra la gente anch’io ho bisogno di vivere.
Mi fa piacere vivere tra gente intelligente,
simpatica, sincera, socievole,
non pettegola, prepotente invadente
ma discreta umile amichevole.
Non mi piace la gente indifferente
che non s’accorge della mia presenza.
M’ignora, mi fa sentire trasparente.
Per me tanta e grande è la sofferenza!
Solitudine, vieni da me quando vuoi.
Con piacere e gioia t’accoglierò.
Portami tanta serenità se puoi.
Sinceramente di cuore ti ringrazierò.
LA PIU’BELLA ETA’


Quant’è bella la gioventù
fatta di sorrisi, canzoni e allegria!
Peccato che vola e non torna più!
Ci lascia solo ricordi e tanta nostalgia.
È l’età più bella della vita.
S’accendono le luci della fantasia,
della speranza, dei sogni, della felicità,
degli amori, della passione, della gelosia.
Si vede il mondo tinto di rosa.
Si ha tanta energia, voglia di vivere
di divertirsi, fare in fretta ogni cosa.
Della vita si vuole ogni bene ottenere.
Si sogna ad occhi aperti di sposare
il principe azzurro o una bella regina.
Sulle ali della fantasia ci piace volare
svegliarsi in un castello la mattina.
Quant’è breve, fugace la gioventù!
Giovane, non sprecare nemmeno un attimo
di questa bell’età che non torna più!
Impiega ogni energia al massimo.
Quando, nella tarda età vedrai
allo specchio la tua immagine sfiorita,
sospirando e con voce flebile, esclamerai:
“Peccato che la gioventù sia presto svanita,,!
Col pensiero momenti belli evocherai,
quando era tutto un sogno, una poesia.
IL VI GIORNO CREATIVO



In sei giorni il cielo e la terra Dio creò,
la sua potenza e sapienza manifestò.
Trapunse il cielo di sole, luna e stelle,
la terra colmò di tante cose buone e belle.

Al sesto giorno Dio se stesso superò,
con la polvere l’uomo e la donna modellò.
Li fece a sua immagine e somiglianza,
progenitori li fece dell’umana discendenza.

Nell’Eden, giardino di delizie, li pose,
ad una prova d’ubbidienza li sottopose.
D’ogni albero potevano mangiare,
uno soltanto non dovevano toccare.

Adamo ed Eva si lasciarono ingannare
da un serpente che fece loro mangiare
il frutto proibito dal loro creatore.
Persero così la vita, ossia il suo favore.

Dopo il peccato nudi si videro;
per la vergogna si coprivano e si nascosero.
Dio sentenziò “Tu, donna, partorirai con dolore
E Tu, uomo, mangerai il pane con sudore”!

Da questa divina, severa sentenza
vennero per la futura discendenza
guai, sofferenze e morte.
Che triste e amara sorte!

Il buon Dio, ci pensò un momento,
prese subito un gran provvedimento.
Nel mondo il suo unigenito Figlio mandò,
con la sua morte in croce l’uomo salvò.





MARZO 2004

sabato 6 febbraio 2010

LE STAGIONI (acrostico)



P= profumate
R=rose rosse
I=inviano
M=messaggi
A=appassionati
V=veri
E=eloquenti
R=risvegliando
A=amori sopiti



A=amare
U=un uomo
T=teneramente
U=unico
N=nella sua personale
N=naturale
O=originalità



E=estenuanti
S=silenzi
T=turbano
A=amori
T=timidi
E=emotivi




I=incantevoli
N=notti
V=veneziane
E=evocano
R=ricordi
N=nostalgici
O=ormai affievoliti
ALFABETO DEGLI INNAMORATI

A= amore sincero
B= baci ardenti
C= cuore palpitante
D= desiderio di carezze
E= emozioni travolgenti
F= frasi appassionate
G= giochi d’amore
H= hanno voglia di stare soli
I= innamorati felici
L= l’uno nelle braccia dell’altra
M= meravigliosamente
N= nella dolce intimità
O= oh, quanta gioia!
P= parlare di matrimonio
Q= quando prima possibile
R= restare insieme
S= sicuramente sposi
T= tutta la vita
U= unione perfetta
V= viaggiare e visitare città
Z= Zurigo Zagabria Zanzibar

venerdì 5 febbraio 2010

CHI SONO?

Una donna simpatica e cortese.
Per amici e parenti sono Agnese,
maestra elementare in pensione.
Del passato non fo menzione.
Al presente mi diletta la poesia
che mi fa piacevole compagnia.
Attiva mantiene la mia mente
giorno e notte, costantemente.


MISTERO
La fitta nebbia
stende un grigio velo
su cose case e dintorni.
Si va adagio brancolando nel buio.
Si respira un’aria cupa
di tristezza, angoscia, mistero.
Di mistero
s’avvolge l’ignoto, l’occulto, l’invisibile.
Affascina, intriga, avvince
il mistero!
Molti occhi di fantasia vedono,
raccontano con parole e immagini suggestive
l’irreale, l’immaginario.
Del mistero s’intravede solo l’ombra.
Chi mai lo svelerà?